L’arginina è un aminoacido che viene considerato essenziale nei bambini nel corso della loro fase di crescita. Essenziale significa che non possono costruirlo da soli ma devono assumerlo dall’esterno. Nell’adulto, invece, l’arginina può essere prodotta sia ad opera del fegato che del rene, ma una certa quantità di questo aminoacido deve essere introdotta quotidianamente con il cibo. Gli alimenti proteici sono normalmente ricchi di arginina passando da 1 a 2 grammi della carne a 1,5 grammi delle mandorle, a poco più di un grammo per il pesce o addirittura 2,5\3 grammi per le nocciole. Queste grammature si riferiscono al consumo di 100 grammi del prodotto. Vi sono però diverse condizioni che riducono l’assorbimento dell’arginina, tra le quali si vuole ricordare lo stress, la stanchezza fisica, la scarsità di riposo e la presenza di acidosi metabolica dovuta ad uno stato di malattia. In tutti questi casi l’arginina, pur essendo presente nella dieta, non viene assorbita o non viene correttamente utilizzata anche se viene assorbita a livello intestinale.
L’importanza dell’arginina sta sostanzialmente nel fatto che si tratta di un aminoacido che fa da precursore alla produzione di ossido nitrico. Questo è una molecola che ha assunto negli ultimi ventanni un importanza strategica in molte terapie, poichè è responsabile dell’elasticità dei vasi ed in particolare della risposta agli stimoli di vasodilatazione. Questo concetto merita di essere chiarito. Il calibro delle arterie, ovvero il diametro interno, è variabile grazie alla presenza nella parete delle stesse di una struttura muscolare che può allargare o stringere questi condotti, fino ai più piccoli capillari. Questo serve per poter mandare l’opportuna quantità di sangue e, dunque, di sostanze nutritive alla periferia del corpo laddove le esigenze possono cambiare. In caso di un infezione in un certo punto del corpo, infatti, la prima risposta che deve dare l’organismo è un processo infiammatorio. Questo consiste, in particolare, nell’aumentare la quantità di sangue che arriva sul posto e, così, aumenta la quantità di ossigeno, materiale di riparazione, anticorpi ed altre sostanze a carattere difensivo. Questa capacità di dilatarsi o restringersi che hanno i vasi è funzione della salute degli stessi, dell’integrità dei nervi che portano l’informazione, e dell’integrità della parete arteriolare. Sembra che l’ossido nitrico contribuisca a rendere più elastica la risposta dei vasi e quindi sia in grado di ottenere una vasodilatazione migliore e, di conseguenza, una risposta migliore al problema che si è verificato. Una applicazione farmacologica di questa azione è fatta dai farmaci che agiscono sulla vasodilatazione per risolvere problemi di erezione. In generale possiamo dire che un’arginina di buona qualità assunta come integratore diventa un elemento importante per la risposta immunitaria, la risposta infiammatoria e dunque difensiva e, in ultima analisi, per la risposta allo stress.
Fonte: Alberto Fiorito – Progetto salute; Editrice La Mandragora.